
L’esercito ucraino ha distrutto un raro sistema di difesa aerea Tor-M2DT, una versione specializzata per operazioni nell’Artico, durante un attacco con droni nei pressi della base aerea di Belbek, nella Crimea occupata.
Le informazioni sono state diffuse dalle stesse forze ucraine, che hanno classificato l’operazione come una delle azioni recenti più complesse contro l’infrastruttura militare russa nella penisola.
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Secondo Kiev, l’offensiva è stata condotta da unità delle Forze dei Sistemi Senza Equipaggio, che hanno utilizzato droni d’attacco per colpire il sistema posizionato nei pressi dell’aerodromo controllato dalla Russia.
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Il Tor-M2DT, montato sul veicolo cingolato a due elementi DT-30PM-T1, è progettato per condizioni estreme di freddo ed è generalmente impiegato nella protezione di installazioni militari e strategiche nell’Estremo Nord. Nonostante ciò, Mosca ha trasferito queste unità in Crimea nel tentativo di rafforzare la difesa aerea dopo perdite successive dovute ad attacchi ucraini a lungo raggio.
Solo l’80ª Brigata di Fucilieri Motorizzati della Flotta del Nord operava questo modello. Nel 2020, la Russia possedeva 12 unità di questo tipo, e soltanto due casi di distruzione erano stati registrati — entrambi nel 2023, nella regione di Kherson.
Attacco combinato in Crimea distrugge depositi di droni russi a Saki
Parallelamente alla distruzione del Tor-M2DT a Belbek, la Marina ucraina, in coordinamento con unità delle forze speciali, ha lanciato un attacco combinato contro obiettivi russi nella Crimea temporaneamente occupata.
L’operazione è iniziata con droni FPV che hanno neutralizzato i sistemi di difesa aerea, tra cui Tor-M2 e Pantsir-S1, responsabili della copertura dell’aerodromo di Saki. Dopo la soppressione iniziale, droni d’attacco hanno avanzato contro i depositi di UAV russi.
Il video dell’operazione, pubblicato dalla Marina ucraina, mostra la distruzione:
- del centro di comando e controllo dell’aviazione russa presso l’aerodromo;
- dei magazzini contenenti UAV Orion e Forpost;
- di installazioni di difesa aerea;
- e del cannone antiaereo ZU-23-2 montato su un camion KamAZ, che avrebbe tentato di abbattere i droni ucraini.

Secondo analisti militari, l’arrivo dei droni FPV in Crimea può essere stato effettuato tramite una combinazione di droni navali e velivoli senza pilota lanciati da lunga distanza — sebbene i dettagli dell’operazione rimangano classificati.
Le immagini mostrano inoltre droni d’attacco dotati di telecamere e canale di comunicazione diretto, permettendo una precisione millimetrica contro strutture sensibili dell’aerodromo.
Fonte e immagini: Militarnyi | Telegram @ukrainian_navy. Questo contenuto è stato creato con l’aiuto dell’IA ed è stato revisionato dal team editoriale.
